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Note
biografiche |
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[in grassetto le
parti inerenti all'affresco] |
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Vico Calabrò è
nato ad Agordo (Belluno) nel 1938.
Agordo, il “natio borgo” mai dimenticato,
anzi sempre profondamente amato… ne sono prova le amicizie che egli da
sempre intrattiene in questa vallata, nonché le innumerevoli sue opere
dedicate a scorci di ambiente e a personaggi della storia… in molteplici
occasioni ha illustrato, interpretato, valorizzato, fermato nel ricordo una
serie lunghissima di avenimenti accaduti all’ombra delle suggestive Dolomiti
agordine. DINO BRIDDA 2001
Cresce in Cadore dove ha i primi contatti con
i pittori del territorio partecipando alle iniziative del gruppo
“LaTavolozza Cadorina”.
Mi piace ricordare quando, ragazzino, e io
ero poco più grandicello di lui, andava a fare il pittore della domenica, a
stanare i suoi fantasmi da dietro gli angoli delle case e delle chiese. Quei
fantasmi che poi hanno preso corpo pur rimanendo così vagabondi ed
evanescenti come si conviene all’oggetto e all’estro che li fa nascere e
vivere.
FIORELLO ZANGRANDO 1983
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1958-61 |
Studente
universitario a Padova lega forte amicizia con artisti, scrittori e
musicisti: Bepi De Marzi, Gianni Longinotti, Gianni Malatesta, Salvatore
Maugeri, Paolo Meneghesso, Gustavo Mistrorigo, Giorgio Pisanello, Toni
Strazzabosco, Giorgio Temolo, Galeazzo Viganò. |
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1959 |
Prima mostra personale: Arzignano Palazzo Valmaden, disegni presentati da
Salvatore Maugeri e Gustavo Mistrorigo.
Ero ad attendere Vico alla stazione con
Giorgio Temolo e Severino Chiarello, ma poco lontano si aggiravano
aspettando Ettore Motterle, Beppino De Marzi e Salvatore Maugeri. Ed ecco
lo snodarsi degli incontri, dell’ entusiasmo, della fede.
GUSTAVO MISTRORIGO 2001 |
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1961 |
Lascia gli studi scientifici e si dedica alla pittura avendo per maestro
Bruno Saetti che lo accoglierà spesso nello studio di Montepiano
sull’Appennino.
…una decisione
brusca e ferma, come di chi si sente padrone e sicuro di sé, come di chi non
può tradire se stesso e quella ch’ egli sente come una vocazione, la sua
vocazione; e di quella scelta, di quella decisione mai si è pentito; da quel
momento egli ha sentito che è infine cominciata la sua esistenza, quella che
egli sente essere la sua vera esistenza, il suo vero modo di vivere.
SILVIO GUARNIERI 1991
… quel 7 aprile 1961 indica un preciso inizio temporale dell’approccio di
Vico all’arte. Gli anni Sessanta celebravano i fasti del boom economico, non
c’era posto per i sognatori destinati a fare i salti mortali per conciliare
ispirazione e bilancio familiare, ma il suo essere artista stava nel suo
dna, non c’era nulla da
fare…non fece altro che assecondare la sua più intima essenza.
DINO BRIDDA 2001
dal 7 aprile 1961 al servizio dell’arte come unico modo per lui possibile
d’interpretare la sua avventura d’uomo : percorso di conoscenza e di
comunicazione. Niente di più, ma soprattutto rigoroso impegno di lavoro
quotidiano affinché non fosse mai niente di meno.
GABRIELE
CARNIEL 2001
Calabrò, come è riuscito a spiccare il grande salto e dedicarsi solo e
completamente alla pittura ? -
E’ avvenuto tutto per gradi. Il mio sogno incontrava ovunque freni e
minacce, la pittura era considerata un passatempo per oziosi e un sicuro
avvio alle sfere del vizio. Neanche la scuola offriva spiragli, ma io
indagavo sulla possibilità che la pittura fosse una professione normale,
finché il 7 aprile 1961 mi svegliai con le idee chiare : mollai tutto e
fuggii con i miei sogni. Una data che festeggio ogni anno.
Cos’è, il giorno della liberazione ? -
Esattamente, anche se furono
momenti durissimi, di solitudine e di sofferenza per il mondo che avevo
attorno, ma pian piano amici veri, maestri artigiani, pittori esperti,
committenti fiduciosi mi diedero conforto sempre maggiore, e poi la presenza
di una moglie che appoggiò totalmente la mia “devianza” : saliti su una
barchetta, attratti dalla poesia dell’oceano, senza prospettive di mete,
soltanto felici di stare a galla e godere di ogni piccola fase
dell’avventura, schivando le convenzioni, i compromessi e i calcoli,
semplicemente liberi e pronti ogni mattina al nuovo giorno, nella serena
convinzione che una barchetta può bastare a trasportare un sogno.
MAURIZIA VELADIANO su IL GIORNALE DI VICENZA
26 aprile 2000
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1962 |
Viaggio di studio in Italia: ricerche sugli affreschi di Giotto, di Masaccio
e di Michelangelo, studi sull’arte etrusca e sui mosaici siciliani.
Esperienze di cronaca d’arte per
Il Cadore, Il
Gazzettino, Il Resto del Carlino. |
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1964 |
Soggiorno in Spagna: studio del Goya e di Picasso. |
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1965 |
Soggiorno a Parigi.
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1965-69 |
Insegnante di
Educazione Artistica in Cadore.
Me lo ricordo bene quel professorone alto e
austero. Le immagini che mi ritornano alla mente sono collegate alle uscite
sul greto del fiume Piave per “disegnare dal vero” e il profumo della carta,
messa a macerare nella colla, che sarebbe diventata cartapesta, materiale
per costruire le statue del presepe. Prestava particolare attenzione alla
nostra postura nel dipingere e la prensione con la quale usavamo i
pennelli…i suoi modi di fare gentili, il suo parlare lento, pacato; i suoi
insegnamenti, che non sono mai imposizioni ma suggerimenti.
VANDA CHIEA 2019
Ha lo
studio con Nazareno Corsini a Cortina d’ Ampezzo, a Lozzo e a Pieve di
Cadore. Assieme eseguono una “Via Crucis” per la chiesa parrocchiale di
Dosoledo. E’ la prima opera pubblica di
Vico.
Calabrò e Corsini: raro e oggi strano esempio
di collaborazione artistica. Uno il disegnatore, la mente, l’altro il
pittore d’istinto, capace di dare la necessaria modulazione cromatica alla
composizione grafica. GABRIELE
CARNIEL 1966
Prime esperienze di pittura murale:
Pieve di Cadore, condominio Casa Nostra e S. Stefano di Cadore, soffitto in
casa Pellizzaroli.
Interesse per l’Apocalisse di Giovanni, primi disegni.
Illustra una
serie di racconti di Gustavo Mistrorigo pubblicati ne Il Corvo, il
primo di un centinaio di libri illustrati per diversi scrittori e poeti
contemporanei.
In questo impegno Vico nulla ha concesso al
pretesto illustrativo, non ha sofferto alcuna limitazione : è stato per lui
come un naturale calarsi nella verità del testo, dentro lo spirito ora
fantastico, ora lirico, ora surreale dello scrittore. Ne consegue che il
racconto di Mistrorigo rinasce e si ripresenta affidato alla sintetizzazione
che l’ acutezza del segno riesce a comunicare.
SALVATORE MAUGERI 1969 |
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1969 |
Ha inizio l’attività litografica nella stamperia d’ arte Busato a Vicenza.
C’era una volta un uomo alto, dinoccolato, con occhiali piccoli, e un altro
tarchiato, rosso, con barba tanta e capelli. Uno pittore, l’altro litografo.
Vico, alla ricerca di nuove tecniche, un
giorno decise di imparare ad incidere lastre e naturalmente incontrò
Giuliano, il maestro artigiano che con sicurezza lo mise a suo agio. “Sono
venuto per imparare” può esssere stata la prima frase di Vico. “Bene” sarà
stata la risposta di Giuliano “questa è la lastra, questi gli strumenti e lì
in quell’angolo c’è un tavolo”. Lo strano è che per l’uno, solo questa era
la risposta giusta, e l’altro proprio questa deve aver detto. E tutti e due,
buttate alle spalle le retoriche inutili, non hanno badato a difficoltà e
corsero su binari paralleli.
Anno dopo anno è nata una collaborazione
esemplare, uno di quei leggendari matrimoni artistici che ci commuovono e
che potrà essere materia di indagine a quanti vorranno dilettarsi di questi
studi.
GUSTAVO MISTRORIGO 1979
In questa storica
Stamperia Vico stringerà amicizia con molti artisti, in particolare con
Tono Zancanaro, Augusto Murer, Ernesto Treccani, Gina Roma, Cesco Magnolato,
Remo Brindisi, Giorgio Celiberti, Carmelo Zotti, Saverio Barbaro. Negli anni
successivi Vico diventerà un punto di riferimento per molti nuovi giovani
frequentatori.
La
bottega del litografo Busato a Vicenza è da anni punto di ritrovo di artisti
e studiosi. E’ là che incontro spesso Vico Calabrò, poeta della fantasia che
dipinge versi facendo la satira dell’ umanità attraverso composizioni in
cui il gusto del ricamo, del cesello e della miniatura restano componenti
essenziali.
AUGUSTO MURER 1973
Solidi legami alimentati all’ombra
dell’antico torchio dei Busato a Vicenza, ove hanno visto la luce importanti
realizzazioni, belle cartelle e preziose pubblicazioni. Il tutto in un clima
di autentica amicizia e collaborazione che rivelano sincero desiderio di
trasmettersi reciprocamente emozioni e pensieri.
DINO BRIDDA 2008
Comincia il sodalizio con l’artista cadorino Aldo De
Vidal che in trent’anni di collaborazione darà esito a studi, viaggi,
convegni, mostre, produzione calcografica e dipinti murali.
Esperienze di
illustrazione litografica di testi poetici di Dario Recagno, Gustavo
Mistrorigo e Giorgio Temolo.
…noi vogliamo dunque creare un’ opera d’
arte che sia la fusione perfetta dei due nostri diversi modi di esprimere
una uguale intuizione estetica. I miei versi propongono un ambiente, sono
quasi il paesaggio dove tu cammini uomo-pittore e siano qualcosa in più,
oltre che parte dei tuoi segni, tal cosa da suggerire nuova dimensione.
GIORGIO TEMOLO 1969
Viaggio in Europa e soggiorno in Finlandia (Helsinki,
Turku, Rovaniemi), in Russia (Leningrad, Novgorod, Mosca) e in Polonia
(Warszawa, Krakow, a Bialystok frequenta lo studio del pittore Alexander
Kromczic) e realizzazione di una cartella di litografie per la Itala
Esperanto Federacio.
Inizia la collaborazione con Bepi Da Rold gallerista
bellunese che nei decenni successivi darà esito a mostre, laboratori,
viaggi, seminari, pubblicazioni, corsi, opere grafiche, vetrate ed
affreschi. |
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1970 |
Produzione di sbalzi in metallo e di ceramiche presso
laboratori artigianali vicentini.
Collabora nella stamperia Busato con i litografi
statunitensi della Art University of Wisconsin presenti alla XXXV Biennale
d’arte di Venezia.
Esperienze di scenografia con il gruppo teatrale “I
Minimi” di Recoaro con spettacoli nel Veneto e in Svizzera.
Crociera nel Mediterraneo con la Itala Esperanto
Federacio per la realizzazione di una cartella di litografie su Barcelona,
Palma de Mallorca, Tunis e Capri
Viaggio nei Paesi scandinavi. A Copenhagen con Giuliano
Busato è ospite del laboratorio litografico di Torben Kelhet.
Studi su antiche opere d’arte cadorine pubblicati ne
Il Cadore. |
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1971 |
Terza visita in Spagna : interesse per l’arte medievale
catalana.
Cartella di 13 litografie sulla Storia di Feltre per le
Edizioni d’Arte Castaldi.
Sotto la guida
di Gina Roma inizia l’attività calcografica nella stamperia Busato a
Vicenza.
Questo cimentarsi con sempre tecniche
diverse è in fondo un elemento caratteristico della personalità di Calabrò
che crede, fino a farlo
assurgere ad impegno morale, all’ “artista-lavoratore”, all’artista
rinascimentale teso a soddisfare nella maniera più geniale alle commissioni.
GABRIELE
CARNIEL 1973 |
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1972 |
In occasione di una
mostra personale al Museo Nazionale di La Valletta è ospite della scuola
calcografica del Polytecnic Institute di Msida. Opere grafiche di Vico sono
accolte nei musei di Msida e di Valletta.
Raramente da noi vediamo opere in
litografia e si può dire che quelle di Vico Calabrò sono un’occasione rara.
Si tratta di opere caratterizzate ora da temi storici ora da punte di satira
ma anche di eccellente serenità lirica. Questa mostra è stata interessante
non solo per la versatilità dell’artista, ma perché ci ha proposto una
visione originale del mondo, dell’uomo
e di chi amministra il mondo.
MARIO AZZOPARDI 1972
Negli Stati Uniti visita i laboratori lito-calcografici
a Portland (State School of Art) e a S. Francisco (Academy of Art College).
Esordio nella collaborazione grafica con giornali e
riviste: L’Altovicentino,
Rivista Bellunese, I fogli del Ponte.
Incontro con
Giovanni Rossi, operatore culturale feltrino, che diviene il principale
cooperatore e divulgatore della produzione di Vico.
Trentasei anni di collaborazione, prima con
Ivone e Giovanni e poi con noi figli, rappresentano nel nostro ambiente una
meta tanto significativa quanto rara. Molto ci ha legato in questi anni, non
solo esposizioni e avvenimenti artistici, ma soprattutto affetto e stima
reciproca. Discreti ma preziosi sono stati i suoi consigli che non hanno mai
mancato di sostenerci e di indirizzarci verso il meglio. PIETRO
E ALBERTO ROSSI 2008
Per la campagna sulle opere d’arte italiane bisognose
di restauro, Vico è premiato dalla rivista mensile Historia. |
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1973 |
Presentato da Tono Zancanaro espone a Palermo presso il
Circolo della Stampa e nella Galleria Marino.
Stage in Svizzera negli Ateliers de ceramique del
Centre de Loisir di Meyrin e del Foyer Communautaire Protestant di Lignon.
Comincia il sodalizio con l’artista feltrino Bruno
Milano, che in vent’anni di collaborazione darà esito a studi, viaggi,
convegni, incisioni e dipinti murali. |
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1974 |
Ciclo pittorico “I
miracoli di San Vetor”.
Pittore fiabesco, trasognato, dalla fantasia
esuberante, reinterpreta questa tematica tradizionale in chiave moderna pur
conservando
l’incanto dell’antico e l’ingenua freschezza
del racconto popolare.
Ritroviamo il suo modo inconfondibile di
raccontare, la sua capacità di evocare un mondo medievaleggiante, la sua
abilità nel dosare realtà e allegoria, quotidiano e simbolico…in una visione
ingenua e disincantata.
ATTILIO
MINELLA 1975
Inizio della pratica della pittura a fresco: prime
esperienze nella Villa Galleria Da Rold a Belluno.
Entra a far parte dell’Associazione Incisori Veneti
diretta da Giorgio Trentin. |
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1975 |
Affresco nel
convento di S. Vittore a Feltre, il primo di Vico in una sede pubblica.
Oltre a
completare idealmente il ciclo pittorico del Santuario e del chiostro di San
Vittore, quest’opera propone un clima di attualità, un punto di
congiunzione fra il passato e il presente, in una armonia che, rispettosa
dei valori artistici tradizionali, esalta però forme e contenuti nuovi. Il
messaggio di San Vittore si apre così con un capitolo nuovo per quanti
verranno dopo di noi.
GUGLIELMO CENGIA 1975
Prende dimora definitiva a Caldogno di Vicenza con
la famiglia.
Collabora con la “Cooperativa per la diffusione
dell’opera d’arte” di Modena, realizzando la cartella di grafica “La
Resistenza nel Modenese” di cui alcuni esemplari sono al Museo Storico della
Resistenza, nella Pinacoteca Poletti di Modena e al Museo del Deportato di
Carpi.
A Pavullo frequenta lo studio di Gino Covili.
Tiene a
Belluno il suo primo corso di affresco promosso dal Provveditorato agli
Studi per otto insegnanti abilitandi all’ Educazione Artistica.
Dare agli
altri quello che si conosce è un dovere morale, è rispetto per coloro a cui
si insegna, è amore per la storia e per il futuro. Ecco perché nel 1975 è
nata Frescopolis, per non dimenticare una prerogativa della grande arte
italiana.
SIMONETTA CINI 2020 |
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1976 |
Viaggio a Parigi con Aldo De
Vidal, ospiti dell’atelier dell’arazzo di Gino Silvestri presso l’Accademie
des Beaux Arts.
Affreschi in
Casa Santa Maria al Castello di Arzignano (Vicenza)
Quando decidemmo di affrescare
una lunga parete della mia casa non sapevo a che cosa sarei andato incontro,
ma fin dal primo giorno mi accorsi con emozione che si andava costruendo una
cosa dissueta, per sempre. Un muratore mise allo scoperto il vecchio muro,
poi, per giorni, io ebbi l’ incarico di bagnarlo con una canna. L’ ambiente
intanto si andava riempiendo di tavole, segatura, cavalletti, piani
d’appoggio per barattoli, pennelli ed altro. Vico passava tra queste cose e
di tanto in tanto fissava il muro, lo tastava con il palmo aperto della
mano, quasi in una carezza e diceva : io e lui siamo già amici, non mi
tradirà. GUSTAVO MISTRORIGO 1986
e al
Capitello di Sant’Agapito a Cesiomaggiore (Belluno).
Vico ha
trovato fra gli anziani della valle le notizie del Santo e insieme tutti si
sono accorti che non interessava
vedere sul muro le vicende della vita del santo ma quelle di coloro che il
santo venerano. Che cos’ è la vita di un protettore se non quella dei suoi
devoti ? Ne è uscita una trama narrativa ricca e suggestiva.
VALTER DEON 1976
Studio del
barocco pugliese. |
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1977 |
Esecuzione del ciclo pittorico “L’uomo, la vita” per l’Aula
Magna dell’Ospedale Civile di Belluno.
Soggiorno in Sicilia. A S. Vito Lo Capo dipinge un
affresco in casa dell’amico scultore Franco Muratore.
Mostre a Torino, Padova, Vicenza, Finale Emilia e
Recoaro. |
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1978 |
Prime esposizioni del ciclo
dell’Apocalisse a Feltre (Seminario vescovile) e a Lozzo di Cadore (Chiesa
di S.Lorenzo).
La Rai TV gira nella stamperia Busato di Vicenza un documentario
sull’incisione calcografica di Vico con la regia di Angelo Dorigo. |
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1979 |
Per la Bottega del Quadro di Feltre compone una cartella di
12 litografie sulle “Storie di Castelfranco Veneto” pesentata al Teatro
Accademico da Giuseppe Mazzotti.
Soggiorno a Roma : affresco in casa Dorigo e studio degli
affreschi di Tarquinia.
Inizia la collaborazione
grafica dedicata alle tradizioni popolari per il periodico La Mainarda
di Cologna Veneta.
Mostre di grafica in Unione
Sovietica: Leningrado, Mosca e Alma Ata. |
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1980 |
Sistemazione del
ciclo dell’Apocalisse nella Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, dove
rimane esposto per quattro anni e a cui la Rai TV dedica un servizio
monografico con la regia di Mario Maggiore.
Le visioni dell’Apocalisse si
presentano come un’impresa grandiosa che vedono Calabrò cimentarsi con un
soggetto fra i più ardui, posto com’è ai confini estremi della visione
profetica. Nelle tele disposte a mosaico per una superficie di ottanta metri
quadrati la fine del creato è vista con getti violenti di colore, quasi
meteore incandescenti che si materializzano in apparizioni supreme subito
risucchiate nel magma informe dell’ultima scena.
PARIDE MACCAFANI 1986
Tale impresa ti è riuscita
possibile per un approfondito lavoro intellettuale sul testo sacro che
d’altra parte usa un linguaggio essenziale fortemente figurativo del quale
subisti il fascino e del quale hai saputo e voluto raccogliere la sfida.
GABRIELE CARNIEL 2008
Secondo viaggio in Unione Sovietica e soggiorno a
Mosca.
Con Giuliano De
Rocco e Aldo De Vidal inizia il ciclo dei murales a Cibiana di Cadore dove
assume l’incarico di coordinatore artistico e per 16 anni invita i maggiori
artisti figurativi del Triveneto ed altri nazionali e internazionali. È una
iniziativa di grande rilievo culturale e sociale che darà esito ad una tesi
di laurea presentata da Alessandra Cason all’Università di Venezia nel 1992.
La sua capacità di coinvolgere colleghi pittori
in incontri d’arte ha avuto tra i luoghi significativi anche il paese di
Cibiana, dove egli ha diretto per oltre 15 anni l’esecuzione di dipinti
sulle case del paese.
LUCIO EICHER CLERE 2018
Bisogna proprio vederla Cibiana, coi murales
dispiegati, integrati “nel tessuto urbano”… quelle case affrescate da decine
di artisti fanno vivere l’arte con semplicità ed immediatezza… fanno nascere
una musica nella mente del passante… una melodia scritta nell’aere.
PIO EUGENIO GABARDO 1994
…i visitatori si trovano immersi in una
“Galleria d’arte all’aperto” che affida ai raggi del sole l’illuminazione
degli affreschi e la scoperta della vivezza di quei capolavori che parlano
del misticismo, delle tradizioni popolari, della vita nelle case dei
montanari e dell’amore espresso nei volti soridenti dei soggetti proposti,
MARIO BERNARDI
Affreschi a Roma
con Aldo De Vidal nella Casa Musicale Delfino e presso la Cinematografia
Dolomiti.
Inizia la
collaborazione artistica con la Comunità di Villa S. Francesco a Facen di
Pedavena.
Lassù, nella cornice dei monti, e nello
stimolante ambiente di una storica Villa veneta, i ragazzi della Comunità
apprendono con la guida fraterna dell’artista la familiarità con le
espressioni dell’arte figurativa, ne imparano l’esercizio e frammischiano il
loro apporto inventivo e manuale alla matura esperienza di Vico.
MARIA ROSA UGENTO 2002
Non solo provvidenziale, ma oserei dire
“connaturale” l’ incontro della Comunità con l’ opera di Vico Calabrò che ne
percorre fedelmente la storia attraverso gli anni e registra la memoria
simbolica di fatti, avvenimenti, incontri dando loro la parola attraverso l’
immagine, raccontando ciò che rimane nascosto agli occhi dei più ma che è
ciò che ha segnato, trasformato e trasfigurato la vita di molti.
MARKO IVAN RUPNIK 2015
Dal 1980
in Comunità a Facen, poi a seguire alla Cooperativa sociale Arcobaleno 86 a
Feltre, da uomo e da artista, mai ha mancato di rispondere per la propia
parte, mai invasiva, al bisogno di amore e di famiglia di tantissimi ragazzi
e giovani, resi adulti prima del tempo…Silenzio, ricerca studio, ascolto,
coraggio, passione, verità, questi i capitoli del Nuovo Testamento dell’arte
che dovrebbero vivere nella bisaccia dei pittori.
ALDO BERTELLE
2020 |
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1981 |
Incontro con lo
scrittore feltrino Silvio Guarnieri, ne derivano amicizia e frequente
collaborazione.
Quel che subito, sin dalla prima volta
che conobbi Vico, mi colpì di lui ed ancora mi colpisce ogni volta che lo
incontro, si è la capacità di lavoro; sempre, quando ci vediamo, alla mia
interrogazione egli subito mi risponde enunciandomi l’opera cui si dedica,
alla quale è inteso per breve o lungo periodo, e l’altra o le altre cui si
dedicherà, per le quali si è impegnato appena abbia portato a termine
quella…E qui credo, in questa sua dedizione al lavoro, al suo lavoro, si
possa cogliere quello che ne è l’elemento determinante, quello che lo
impronta e lo condiziona nella sua spinta, nel suo proposito iniziale. E
difatti mai Vico appare assillato, preoccupato per quello che fa o che deve
fare, mai si manifesta in lui un moto di sofferenza, di difficoltà, di
ansia; mai egli si dimostra soverchiato da un peso cui non sappia reggere,
far fronte; insomma pare persino che, quanto più impegnativa, quanto è più
importante è l’opera cui si dedica, quanto più numerose sono le commissioni
che lo attendono, tanto maggiori siano il suo gusto e il suo desiderio di
fare, poiché infine questa è la prima ragione del suo vivere… cui si
accompagnano una costante pacatezza, in piena serenità come di chi è ben
certo del proprio cammino, come di chi si sente talmente a proprio agio, in
quel che realizza, da non essere mai toccato dalla preoccupazione del ritmo
che ha dato al proprio tempo e neppure di fronte alle resistenze, alle
ripulse della realtà, non sempre seconda.
SILVIO GUARNIERI 1991
Pubblicazione di una monografia sui dipinti murali a
cura di Nuovi Sentieri Editore di Belluno, con testo di Gustavo Mistrorigo.
Con un
grande affresco sulle tradizioni di Padola di Comelico Superiore (Belluno)
partecipa alla fondazione del Museo della Cultura alpina del Comelico.
…è un bell’esempio di come Vico sa
sviluppare in armonia sulle grandi superfici un racconto pittorico riferito
alla storia di una comunità : il lavoro dei campi, le fatiche del bosco,
gli incontri nelle stue, la religiosità processionale… LUCIO
EICHER CLERE 2018
La Galleria Campedel di Belluno cura un videotape
didattico sull’affresco filmato da Renzo Bogo. |
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1981-82 |
Mostra itinerante in Francia :
Creil, Mondelange e Parigi a cura di Vicentini nel Mondo, Association
Ital-Culture ed Ass. Art. Italiens de France. |
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1982 |
Pubblicazione di una monografia sulla grafica con testi di
Tono Zancanaro, Salvatore Maugeri, Gustavo Mistrorigo, Fiorello Zangrando,
Bepi Mazzotti e Paolo Rizzi.
Realizzazione di videotape didattici sulla litografia e
sulla incisione a cura di Renzo Bogo.
Soggiorno in Provenza, dipinto murale a Canavel au
Var.
Mostre a Modena, a Latina, a Parigi.
Terzo viaggio in Russia, ricerca su Pietro Gonzaga a
Leningrad.
Pubblica uno studio sul polittico di Vittore Carpaccio
a Pozzale di Cadore.
Inizia la collaborazione con la rivista
“Dolomiti Bellunesi”: articoli sull’arte relativa alla montagna.
L’andare in montagna costituiva
per il giovane Calabrò un modo sempre cercato per evadere dai frastuoni e
dai pettegolezzi dei paesi e cercare nel silenzio dei monti e nella
contemplazione della natura la propria identità… la montagna è presente in
tantissime sue opere, in particolare nei disegni, incisioni e litografie in
cui rappresenta i paesi delle Dolomiti.
ITALO ZANDONELLA 2009 |
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1982-83 |
“Omaggio al
Palladio” in Unione Sovietica, mostra itinerante della Stamperia Busato
nelle capitali delle 15 Repubbliche Sovietiche e poi accolte nella
collezione del Museo Puskin di Mosca.
Dopo una serie di mostre nelle capitali
degli Stati sovietici, le opere di 50 artisti della mia Bottega sono state
lasciate in permanenza a Mosca. E’ stata una grande soddisfazione vedere
suscitati larghi consensi in Paesi dove la tradizione, nel campo della
litografia e calcografia in particolare, si esprime ad alti livelli. Il che
ci conforta nella convinzione di aver contribuito alla conoscenza del
patrimonio artistico della nostra Regione.
GIULIANO BUSATO 1982 |
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1983 |
Lavorazione di
pittosmalti presso il laboratorio Rainbow di Tai di Cadore che ospiterà per
qualche anno artisti italiani e stranieri.
Vico
fa cose imprevedibili. Quando si crede di averlo capito e circoscritto, ecco
mondi e composizioni nuove. E sempre
avanti e sempre solo. Non ha maestri, non è
arrivista, non si lascia né vuole lusingare. Qualità rare per un uomo oggi,
per un pittore eccezionali. Lo conforta la certezza di non aver mai tradito
la sua morale umana e di artista, la sicurezza di non venir mai meno a
quanto si è prefisso : lavorare sempre e comunque. Quando è padrone di una
tecnica, non si siede a ricevere allori ma mette il cilicio. Come un
apprendista subito ricerca altra materia per conoscere altri segreti e tanto
è l’entusiasmo, la fatica, l’ umiltà da diventare in breve nuovo maestro.
GUSTAVO MISTRORIGO
A Praga, ospite con una mostra all’Istituto Italiano di
Cultura diretto da Flavio Andreis, frequenta lo studio di Josef Liesler e
l’Atelier Statale di litografia.
Con lo
scrittore Enzo Demattè comincia un sodalizio che darà esito a libri
illustrati, convegni e mostre, viaggi e muri affrescati.
Calabrò inserisce nelle sue multiformi
esperienze dell’arte altrettanti semi di armonia e compiutezza, aggiungendo
stupore a stupore, ironia ad ironia, sdegno a sdegno, fino a comporli
assieme in sintesi di devozione ed incanto. La sua serena lezione aiuta ad
uscire da una cultura oziosa e asfittica aprendoci all’intelligenza di un
universo di natura e spirito, nel quale, a dispetto di tutto, identifichiamo
ancora il nostro. ENZO
DEMATTE’ 1997 |
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1984 |
Lavorazione
della ceramica nel laboratorio di Gianni Pellicanò a Belluno, con cui Vico
realizza tra l’altro una “Via Crucis” per la Chiesa parrocchiale di
Lozzo di Cadore.
Gianni ha messo a disposizione di Vico non
solo il suo attrezzato laboratorio, ma anche la sua provata esperienza
temprata da notevole sensibilità artistica. L’incontro ha sortito risultati
quantomeno sorprendenti, ci pare di poter dire che taluni lavori hanno una
“presenza e una densità umana che vanno ben oltre la fantasia e il
virtuosismo. LORIS SANTOMASO 1984
Realizzazione di mosaici con Walter e Germano Bernardi
e Renato Scarton.
Collaborazione
con il Comitato Carnevale di Sappada per la raccolta d’arte sul tema del
carnevale conclusasi nel 1994 con una mostra a Venezia presentata da Paolo
Rizzi e definitivamente posta nelle sale del municipio di Sappada.
Illustra con
dieci litografie il poemetto di Enzo Dematté La Dogaressa Marina pubblicato
da Maestri Tipografo, Milano.
Incontro con
il maestro frescante Angelo Gatto di Castelfranco Veneto con cui Vico
approfondisce le conoscenze sulla pittura murale, ne nasce una prolungata
collaborazione per affreschi, esposizioni, convegni.
Il mondo dell’arte, e non
solo quello, ha bisogno di uomini come Vico, vero signore nell’animo, ha
bisogno del suo esempio ad essere persone vere, sensibili ed essenziali,
disponibili senza limiti.
ANGELO GATTO
Viaggio in Spagna con l’artista cadorino Romano
Tabacchi : studio del Goya e di El Greco.
Nella Villa
Contarini di Piazzola sul Brenta esposizione di 200 opere grafiche di
argomento veneto.
Gli angoli più belli del Veneto cui fanno
capolino personaggi irreali, folletti e gnomi… una “rivisitazione” con occhi
di adulto delle fiabe di un popolo, leggende e racconti che hanno
contrassegnato una cultura e difficilmente appaiono sui libri di storia.
DINO BRIDDA
Un meraviglioso viaggio nelle
nostre tradizioni e nella nostra cultura più autentica, frutto di una
ricerca paziente e faticosa della storia e del mito della nostra terra, ma
tutto riscoperto e interpretato come un sogno. Un lungo tuffo tra passato e
presente dove si mescolano spesso storia e leggenda, pause serene e momenti
di autentico furore. È un Veneto rivisitato nella sua interezza e
complessità che, un segno dietro l’altro, dilata i suoi confini fino a
conquistarsi una dimensione universale.
ORAZIO
CARRUBBA
Con Barbara e Ulrich Schmidt presenta i murales di
Cibiana all’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo diretto da Franco
Venturini. Comincia una cooperazione decennale con l’artista Laszlo Kova :
esposizioni, incontri, opere grafiche e dipinti murali. |
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1985 |
Periodo di attività con Ernesto Treccani nel laboratorio
ceramico Rossiconi di Milano.
Mostre in Svizzera (Meisterchwanden), in Germania (Hamburg)
e in Olanda (Haarlem).
Pubblicazione di uno studio sulla storia dell’incisione in
Cadore.
Con 12 acqueforti illustra il volume Storia minore di Silvio
Guarnieri per l’Editore Bertani di Verona.
Cartella di
litografie sul Montello presentata da Enzo Dematté.
La poesia di Vico, che crea immagini
deliziosamente in bilico tra il realistico e lo svagato, ci ha dato, di
questo Montello tanto caro quanto compromesso, un’identità aggiornata e
preziosa, carica di una seduzione alla quale è posssibile abbandonarsi senza
riserve spirituali. ENZO DEMATTÈ
Docente di incisione alla scuola d’arte comunale di Chiampo,
incarico che tiene per tre anni. |
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1986 |
Appassionato di
ciclismo, Vico partecipa come ospite al 69° Giro d’Italia e diverrà in
seguito presenza fissa per altri 32 Giri, dando esito a opere grafiche,
pubblicazioni, incontri, mostre e dipinti murali.
Con la discrezione che gli è connaturata
Calabrò assapora con piacere l’atmosfera particolare del Giro d’Italia con i
volti, i paesaggi, le situazioni, i personaggi e i luoghi proposti in
profusione dalla corsa rosa… per trarre sensazioni e ispirazioni che traduce
poi, elaborate con la sua sensibilità, nelle sue opere.
GIUSEPPE FIGINI 2016
Un uomo alto, diritto, distinto, si aggira al
Giro d’Italia. Assorto alla partenza, ispirato sotto un campanile, rapito a
una fontana, felice su un paracarro, riservato al traguardo. Con sé una
cartella da cui estrae opere d’arte. Con solenne leggerezza. Calabrò ama il
ciclismo per la semplicità e il silenzio, per il coraggio e la passione,
anche per i colori e le linee. Così trasforma le strade in nuvole, la fatica
in musica, le biciclette in colombe o rondini. E poi vola. Lui, i suoi
protagonisti, il suo mondo.
MARCO PASTONESI 2020
Dipinti murali a Cormons e a Feltre.
Pubblicazione della monografia “Le pareti di Vico” con
testi di Dino Bridda, Bepi De Marzi, Paride Maccafani, Gustavo Mistrorigo,
Loris Santomaso e Vittorino Turrin - Edizione Pilotto, Feltre. |
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1987 |
Mostre a Loborica
(Jugoslavia) e ad Amburgo (Germania). Studio degli affreschi del Tiepolo a
Vürzburg.
Affresco della Perina nel Municipio di
Cesiomaggiore (Belluno).
Riceve il premio “Centenario del Gazzettino”.
Incontro con l’artista giapponese Yosuke Niwa, da
cui nasce una collaborazione ventennale di ricerche tecniche e storiche e
realizzazione di affreschi in Italia e in Giappone. |
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1988 |
Inizia il ciclo di affreschi nella chiesa di San Daniele
ad Arso di Chiampo (Vicenza), impegno che durerà tre anni.
È presente, con Remo Brindisi ed Ernesto Treccani, nella
cartella di incisioni promossa dal Comune di Chiampo nel centenario di
Giacomo Zanella.
Inizio della collaborazione con l’artista russo Gleb
Vjatkin a Cibiana, che continuerà a Oderzo, a Feltre, a Padova, a
Cesiomaggiore, a Vicenza.
Sodalizio con Gianni e Sergio Portinari con i quali
opererà in diverse occasioni nel territorio di Lonigo.
Ricerca in Germania sulle attività incisorie a Coburg.
Ospite della scuola calcografica di Schwebisch-Hall.
Mostre a Sarcelles (F), Germania, a Vienna e in
Australia. |
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1988-90 |
Toshiro
Matsumi dell’Università di Seika documenta l’attività murale di Vico su
diversi volumi pubblicati in Giappone. |
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1989 |
Membro del Comitato cadorino per le celebrazioni
tizianesche.
Da più soggiorni alle isole Eolie scaturisce la serie
di litografie della cartella “Panarea”.
È autore del
drappo dipinto del X Palio della città di Feltre vinto dal quartiere S.
Stefano.
Siede su un cavallo bianco, fiabesco, il
musico che intona con l’accompagnamento di chitarra una serenata una bionda
primavera infiorata. L’atmosfera notturna, lirico-fantastica è tipica
dell’opera del pittore vicentino, così come i colori intensi e vibranti,
stesi sulla iuta con un segno delicato e luminoso.
TIZIANA CASAGRANDE 2003
All’Operà di Montebelluna gli viene assegnato il
“Premio al Protagonista” da parte della Marca Gioiosa.
Esecuzione di affreschi e graffiti nella chiesa di
San Biagio alla Vignaga di Chiampo (Vicenza). |
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1990 |
Fa parte della commissione italo-giapponese per lo studio
degli affreschi nella Cappella degli Scrovegni di Padova promosso dalle
Università di Toyama e di Kanazawa.
E’ concluso il ciclo di 100 mq d’affresco nella
chiesetta di San Daniele ad Arso di Chiampo.
Dipinto murale a Lonigo (Scuola Materna) dedicato a
Gianni Rodari.
Vico è
direttore dei corsi di decorazione murale a Cibiana di Cadore, incarico che
tiene per due anni, in seguito mantiene l’impegno dell’insegnamento annuale
dell’affresco fino al 1998. In questi anni maturano molti maestri che
opereranno in Italia, Francia, Olanda, Polonia, Portogallo, Bulgaria,
Russia, Brasile e Giappone.
Il mio bisogno e la mia curiosità di
acquisire nuove conoscenze mi hanno spinto a frequentare i corsi con il
maestro Vico Calabrò come insegnante della tecnica ad affresco. Oltre alla
sua competenza, mi ha affascinato la sua disponibilità alla divulgazione
delle sue conoscenze, sia tecniche che artistiche. Si è subito creato un
buon rapporto e ho aderito felicemente a seguirlo in molti cantieri di
lavoro.
BRUNO DE PELLEGRIN 2017 |
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1991 |
Grande affresco presso il Centro Servizi della Comunità
Montana Valle del Boite a Borca di Cadore dedicato a Mario De Nard.
Su invito di Gianni Longinotti è ospite della Casa degli
artisti “Giacomo Vittone” a Canale di Tenno (Trento) dove lega amicizia con
l’artista padovano Gioacchino Bragato.
Espone 200
opere grafiche sul Veneto a Quero (Biblioteca Comunale), a S. Maria di Sala
(Villa Farsetti) e a Vittorio Veneto (Palazzo Piazzoni). Per la notevole
produzione iconografica regionale ottiene il Premio Irene Cultura Veneta.
Vico Calabrò è tra gli artisti
che più hanno concorso a far amare il Veneto e a divulgarne un’immagine
alta, in virtù di una straordinaria dote naturale di “cantastorie”
grafico-pittorico, di sapiente e sensibilissimo narratore illustratore. Egli
si avvale di colori di primavera e di un segno elegante, corsivo, ricco di
delicati riccioli come risonanze, partecipazione ai movimenti dell’energia,
della musicalità segreta dell’universo accessibile a pochi.
GIORGIO SEGATO 2002
Mostre
a Fameck (Svizzera) e a Mondelange (Francia). |
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1992 |
E’ chiamato all’insegnamento di affresco presso il Centro
Europeo di S. Servolo a Venezia, impegno proseguito per cinque anni con
allievi di 16 nazionalità. Qui incontra il maestro stuccatore Mario Fogliata
di Venezia e ne deriva un fruttuoso pluriennale sodalizio. Qui ha inizio la
collaborazione con gli allievi frescanti Yovka Yurukova, Alejandro Flores
Campos e Alejandro Morfin Faure con cantieri in Italia, in Polonia, in
Bulgaria e in Messico.
Ciclo di dipinti “Il cantico delle creature” per la Casa di
Riposo di Feltre.
Edizione della monografia Storie e leggende del Bellunese
con apparato critico di Bepi Mazzotti, Mario Morales, Paolo Rizzi, Silvio
Guarnieri e Antonella Alban.
Espone ad Aachen (Germania) e a Seraing (Belgio).
Commissione di studio della Magnifica Comunità Cadorina
sullo scultore Geremia Grandelis in Toscana.
Decorazione del salone di Villa Revedin-Bernardi a Piavon di
Oderzo (Treviso).
Inizia una fruttuosa ricerca tecnica sui materiali murali
nel laboratorio di Gino Maoret a Cesiomaggiore (Belluno) con la
frequentazione di operatori internazionali.
Ciclo di dipinti “Il coro di Tiziano” collocato nel 1997
nella Chiesa Arcidiaconale di Pieve di Cadore a cura del Lions Club Cadore.
Riceve il premio ANA Cadore “per la divulgazione della
cultura cadorina”. |
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1992-95 |
Collaborazione con le riviste
Veneto Magazine
e
Veneto ieri oggi domani: 28 disegni
a commento di testi di Fernando Bandini, Ulderico Bernardi, Cino Boccazzi,
Manlio Cortellazzo, Diego Mazzetto, Gianni Secco e Fulvio Tomizza. |
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1993 |
Inizia la produzione di ceramiche nel laboratorio 3B dei fratelli
Bertolin a Nove (Vicenza).
Opere grafiche di Vico sono accolte
nel Metropolitan Museum of Art di New York e nel Collections Department of
the New York Public Library.
Riceve
l’incarico della trascrizione pittorica del Cantico dei Cantici, studio che
lo impegna per due anni. |
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1994 |
Sorge il Centro Studi “Casa degli affreschi” a Facen di
Pedavena, dove nei decenni successivi 24 maestri frescanti di 8 nazionalità
lasciano sulle pareti un’ opera personale e 216 allievi di 14 nazionalità
hanno la possibilità di esercitarsi.
Una mostra in
Polonia organizzata dal Centro Adi Art di Łodź avvia un sodalizio con
l’operatore culturale Adam Kowalczewski, che darà esito a mostre, convegni,
pubblicazioni, opere grafiche e affreschi in Polonia, in Italia e in
Messico. |
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1995 |
All’Accademia di Belle Arti
di Łodź in Polonia è ospite nel laboratorio di grafica diretto dai maestri
Bartczak e Smoczynski.
Giungono da Tokyo gli
allievi frescanti Hideo Sakata e Yumiko Ui che diverranno collaboratori di
Vico nei dipinti murali ed assistenti nei corsi di affresco in Italia e in
Giappone.
Coordinamento degli
affreschi di vari artisti nei capitelli di Colderù a Lentiai (Belluno).
La Famiglia Feltrina assegna
a Vico il “Premio San Vittore” per la ventennale attività sul territorio. |
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1995-96 |
Periodo di
attività del Laboratorio di pittura murale a Caldogno, che ospita artisti,
maestri, operatori tecnici e gli allievi dell’Institute of Architecture
University of Florida. |
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1996 |
La
televisione NHK di Tokio gira con Vico un documentario sul procedimento
tecnico dell’affresco.
La televisione giapponese racconterà di come
due pittori di fama nazionale, Yumiko Ui e Hideo Sakata, hanno appreso
l’arte di dipingere a fresco, una tradizione tipicamente italiana che il
prof. Yosuke Niwa, docente all’ Università di Toyama, vorrebbe trapiantare
anche in Estremo Oriente.
IL
GAZZETTINO BL 1 giu 96
Con un
gruppo di allievi realizza un grande affresco al Piodech di
Fornesighe di Zoldo.
Dipinti murali nel Bellunese : a Feltre (Cappella del
Duomo e Casel di Villabruna), a Tomo (Capitello di San Bovo), Cesiomaggiore
(Villa Grazioli)
Mostra in Croazia : opere acquisite dai Musei di Pola,
di Vukovar e di Sarajevo. |
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1997 |
Partecipa all’avvio dei cicli
“Muri d’arte” a Jesolo Pineta (Venezia) che proseguiranno annualmente fino
al 2008. Altri dipinti murali a Villa Putzu (Cagliari) e a Treviso.
Viaggio in Grecia.
Studio degli affreschi di Piero della Francesca ad
Arezzo e degli affreschi popolari in Zoldo.
Mostre a Volgograd (Russia) e in Germania.
Viaggio in
Giappone. Mostra personale al Centro della Cultura di Kôtô-Ku a Tokyo e
stage sull’affresco organizzato dall’Associazione Kurosawa Comunication Art.
Vico sente l’urgenza di diffondere la
tecnica dell’affresco dimenticata in Italia…una missione che egli assume… ed
è anche nel lontano Oriente che porta il suo messaggio stimolando ad
affrontare una tecnica per sfidare il tempo. LUCIO
EICHER CLERE 2018
In occasione della mostra personale nella Sala del
Capitolo di S. Nicolò a Treviso, la Stanza Veneta di Cultura e Critica cura
la pubblicazione di una monografia con testi di Enzo Demattè, Italo
Facchinello, Floriano Graziati e Giorgio Negro.
L’ operatore informatico Mario Malaguti avvia il sito
internet frescopolis
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1998 |
Con Giorgio Negro studio della pittura fiamminga a
Bruxelles, a Bruges e a Gand.
Espone in Giappone e in Croazia.
Per il trentesimo anno di attività nella Stamperia
Busato viene allestita a Vicenza una mostra di 1300 opere grafiche di Vico.
Il Centro
Dantesco di Ravenna, il Museo Civico di Padova, il Museo Bellonzi di Torre
dei Passeri e il Centro Archeologico di Morcone accolgono opere grafiche di
Vico ispirate alla Divina Commedia.
…nelle numerose mostre in Italia e
all’estero della Società Dante Alighieri, ha suscitato maggiore curiosità e
dato più soddisfazioni l’interpretazione figurale di Calabrò, collegata alla
credenza popolare che le macchie lunari fossero dovute all’ombra di Caino
con un fascio di spine, si confrontava con l’interpretazione di Carlo
Carlassare aderente invece a spiegazioni scientifiche sulle ombre come
movimento di energia nello spazio : l’accostamento sottolineava il senso e
l’importanza della mostra, evidenziando modi differenti di vedere uno stesso
passo poetico. GIORGIO
SEGATO 2002
Realizza l’etichetta per le bottiglie del “vino della
pace” inviate ai Capi di Stato di tutto il mondo dalla Cantina Produttori di
Cormons Gorizia.
E’ tra i promotori della Collezione dell’Intarsio
d’arte contemporanea, curata da Bruno De Pellegrin, che ricaverà opere da
cartoni di numerosi artisti contemporanei.
Per iniziativa dello scrittore Enzo Dematté,
cittadino onorario della Vallarsa, realizza un affresco al Museo della
Grande Guerra di Valmorbia, ispirato ad una poesia di Eugenio Montale.
Altro affresco nel Municipio di Pieve di Cadore nel 150°
anniversario dei moti risorgimentali. …una storia legata ai 150 anni
della “primavera del 1848”, al suo anelito di libertà…gli “homines
catubrini” stringono un patto di reciproca solidarietà unendo le mani,
simbolo di impegno solenne per un futuro forte e libero della piccola
patria.
LUCIO EICHER CLERE 2018 |
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1999 |
Inizia la frequentazione dei
laboratori di calcografia e di affresco all’Accademia di Belle Arti di
Varsavia. Ne deriva una lunga collaborazione con il maestro
Sylwester
Piedziejewski: incontri, mostre e affreschi in Polonia e in Italia.
Opere di grafica accolte nella collezione delle Stampe
Moderne di Bagnacavallo e opere in ceramica nel Museo di Caltagirone.
Ricerche sugli affreschi in Sicilia.
In Olanda con Laura Ballis, Dunio Piccolin e
Giovanni Sogne stage sull’affresco all’Università di Utrecht. Alcuni allievi
seguono Vico in Italia per l’approfondimento tecnico.
E’ membro della Commissione Culturale della Magnifica
Comunità Cadorina, incarico che tiene per tre anni curando le mostre
retrospettive e i cataloghi di Romana D’Ambros e di Celso Valmassoi.
Realizzazione, con Domenico Scolaro, delle formelle in
rame per la “Porta del Giubileo” a S.Bortolo di Arzignano (Vicenza).
Calabrò, che
descrive la storia con vera tensione emotiva, spazia nei luoghi di fede
della nostra cara terra a raccontare momenti di storia vissuta. Questo
artistico manufatto, che trasuda emozione, resterà testimone di un frammento
di storia, ricorderà l’impercettibile attimo di separazione che proietta
l’umanità nel nuovo millennio. PIER
ANTONIO TRETTENERO 2000
Mostre a Norimberga e a Tokyo.
Dipinti murali in case private nel Veneto, in Romagna e
in Olanda. |
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2000 |
Corsi di affresco ad Ortona, a Nove, a Quero, a Caldogno
e a Treglio.
Dipinti murali in collocazioni pubbliche nel Veneto : a
Lonigo (Chiesa di S. Maria della Fontana), a Villapiana di Lentiai (Scuola
elementare), a S. Vito di Cadore (Camposanto), a Caldogno (Municipio), ad
Agordo (Municipio).
In Polonia con Giancarlo Busato e Andrea Bianconi :
collaborazione con le Accademie di Belle Arti di Warszawa e di Łodź,
ritratto di Roman Polanski per l’Organizzazione culturale AdiArt di Łodź,
il musicista Vojciech Konikiewicz compone un brano per
pianoforte ispirato a un dipinto di Vico.
Secondo soggiorno in Giappone ospite
dell’Organizzazione Korosawa Comunication Art di Tokyo: presentazione del
libro di Kageki Shimoda ispirato ai dipinti di Vico ed inaugurazione del
Palazzo della Cultura di Koto-ku con l’affresco eseguito nel 1997.
Mostra a Rosshaupten (Germania)
Riceve il “Premio Montello - Delfino Vincenzi” e il
Rotary International Club Cadore-Cortina d’Ampezzo gli assegna
l’onorificienza “Paul Harris Fellow”.
Tramite l'operatore culturale
Alfredo Moras di Pordenone entra in contatto con numerosi artisti friulani
dando il via ad una collaborazione assidua in varie sedi : mostre,
incisioni, pubblicazioni, corsi, convegni.
La
pittura di Vico è una sintesi perfetta di magia e mistero, di sogno e
sentimento, di intensità e passione che ricompongono le angosce delle anime
degli adulti nell’indulgenza poetica delle aspettative dei bambini.
GIUSEPPE
CARACÒ 2014 |
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2001 |
Vico celebra i 40 anni
di attività artistica con mostre in Italia, Germania, Polonia e Giappone,
con una tavola rotonda ad Agordo e con un convegno degli allievi
affreschisti a Treglio.
40 anni impegnati per apprendere, sempre
con l’ umiltà dell’allievo, le più diverse tecniche del linguaggio grafico e
pittorico per approdare all’affresco che richiede l’esercizio di una
sapienza secolare che non conosce scorciatoie.
40 anni di esplorazione di una umanità che
via via ha raccontato tronfia nelle sue debolezze ma capace di riscattarsi
nell’accettazione della fatica quotidiana dei più semplici.
GABRIELE CARNIEL
Dipinti murali
ad Amelia (Villa Rossi) e Calalzo (Sede ANA).
Ciclo pittorico sul
“Libro di Tobia”, pubblicato con commento di Battista Borsato.
Assume il
coordinamento artistico di “Treglio paese affrescato”, che ospiterà ogni
anno frescanti e allievi di diverse nazionalità, incarico che mantiene per
15 anni.
Da giovane pittore polacco ho incontrato
la tradizione italiana dell’affresco a Treglio, in una meravigliosa miscela
di gioia di vivere, rispetto per l’arte, bellezza e semplicità, piacevole
conversazione con gli abitanti, degustazione di cibi e di vini. La scuola
internazionale di Vico completa la perfetta armonia, a misura d’uomo, in
simbiosi col mondo circostante. Questa armonia mi ha affascinato ed è
rimasta con me per sempre. PIOTR
KROL
Ciclo delle vetrate su “San Martino di Tours” per
l’ospedale di Belluno realizzate nel laboratorio di Giancarlo Dalle Fusine a
Malo. |
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2002 |
"C’era una volta”… parole per parlare di
Vico oggi, non perché sono passati più di quarant’anni da quando ha fatto la
scelta di vivere per l’arte, ma peché Lui sembra vivere dentro una favola
una favola bella. E’ Lui una testimonianza vivente di una favola sopra la
prosaicità del vivere quotidiano in cui ci sentiamo tutti inesorabilmente
coinvolti. Lui no ! Vive solo con amici, per gli amici, con una
disponibilità a dare senza chiedere che non è di questo mondo.
GABRIELE CARNIEL 2002
Soggiorno in Sicilia, realizzazione di litografie e
acqueforti su motivi siciliani.
Dipinti murali in Sicilia (Santa Teresa di Riva), in Abruzzo
(Treglio), in Veneto (Calalzo di
Cadore, Arzignano).
Ciclo pittorico dedicato alla
Regata storica di Venezia presentato da Ivo Prandin al Circolo Nautico
Generali.
Pubblicazione della monografia Il Veneto nell’opera
grafica di Vico a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di
Padova, con testi di Livio Benvegnù, Loris Santomaso, Giorgio Segato e Rosa
Ugento.
Dieci mostre personali in Italia.
La produzione grafica di Vico è presentata a Tokyo da
Kiyoshi Nishimura presso la Living Sphere Gallery.
Gli viene proposto
l’insegnamento di affresco all’ Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona,
rinunciandovi per l’ impossibilità di una effettiva attività pratica.
A Luszyn in Polonia con Laura Ballis, Bruno De
Pellegrin e Dunio Piccolin presso il Pod Zlotyn
Bazantem Palac, stage
sull’affresco con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Warszawa
allievi di Edward Tarkowski e Sylwester Piedziejewski. Sorge il centro di
lavoro “Trojka Muraska”e ne derivano incontri di collaborazione in Italia.
Il Comune di Caldogno rende omaggio a Vico con una
mostra collettiva di cinquanta amici artisti, che danno l’avvio alla
Raccolta Civica di Villa Caldogno.
Caldogno ha
avuto la sensibilità di ringraziare un suo cittadino che l’ha onorata.
All’appello risposero artisti italiani con i quali Vico ha lavorato e
intrattiene costanti rapporti di colleganza e amicizia e nella splendida
Villa palladiana si ebbe testimonianza visiva che attorno a Vico si può
strigere il cerchio virtuoso dell’amicizia.
DINO BRIDDA
2008 |
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2003 |
A Kebliny in Polonia esegue
un affresco di 80 m2, il più grande dipinto di Vico in
una abitazione privata.
Su invito del critico d’arte Giorgio Segato realizza il
drappo dipinto per il XXVII Palio dei Dieci Comuni del Montagnanese vinto
dal Comune di Masi. È autore anche del drappo per il XIV Palio del Mercato
Vecchio di Montebelluna vinto dalla frazione di Pederiva.
Partecipa con 57 artisti alle celebrazioni per il
settantennale dell’Enoteca Italiana di Siena. |
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2004 |
Riceve dalla Provincia di Belluno il riconoscimento “Pelmo
d’oro” per la cultura alpina. È ammesso, quale Socio Accademico, al Gruppo
Italiano Scrittori di Montagna che annovera letterati e artisti del mondo
alpino.
Ciclo di incisioni sui personaggi delle commedie di
Carlo Goldoni.
Forum
internazionale Adi Art presso il Museo della città di Łodź Polonia nel XVII
Centenario Sant’Anastasia di Sirmio a Sremska Mitroviza Serbia. |
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2004-05 |
Collabora agli scambi
culturali tra Italia e Austria con i corsi di affresco indetti dal Circolo
Cultura Bellunese e la Karntens Haus di Architektur di Klagenfurt. |
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2005 |
A Conegliano l’Associazione Culturale Prospettive propone
l’affresco “Nel segno della Croce” per la Scuola Maria Immacolata e
allestisce nella Casa del Cima una mostra antologica di Vico. In catalogo
testi di Francesco Di Leo, Mario Bernardi, Fausto Politino, Enzo Santese ed
Enzo Dematté.
Coordinamento di 34 artisti europei nell’esecuzione
dell’affresco decorativo di 215 m2 alla Scuola Elementare di S.
Gregorio nelle Alpi.
A Klagenfurt con Bruno De Pellegrin frequenta lo studio
dello scultore Karl Brandstätter che in seguito opererà in Italia.
Progetto didattico triennale di pittura murale presso
l’Università di Bari.
Con oltre 200 disegni illustra il libro “Pharmakon” di
Ernesto Riva per le GVEdizioni di Milano.
Nel quarantennale del Coro Val Canzoi di Castelfranco
Veneto contribuisce con 20 incisioni all’illustrazione del volume sul
repertorio del Coro.
Collabora al
progetto “Gondole a Pechino” del Circolo Nautico Generali di Venezia nel
750° anniversario di Marco Polo. |
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2006 |
Coordinamento dei dipinti murali di vari artisti nella
chiesa della Madonna Pellegrina a Riotorto di Arzignano (Vicenza),
documentati con catalogo a cura di Antonio Lora.
Per una mostra personale a Vittorio Veneto (Palazzo
Piazzoni) il Gruppo Culturale Il Filò pubblica una monografia con testi di
Silvana Pradal e Antonella Ulliana.
Dipinti murali in collocazioni pubbliche a Caldogno
(Centro Comunitario), S. Gregorio nelle Alpi (Municipio), Mel (Casa di
Riposo).
L’artista polacco Feliks Szyszko compone due cicli di
opere definiti “panorami notturni” e “composizioni centriche” ispirate ai
motivi dominanti della pittura di Vico.
Su incarico di Laura Pisanello illustra il libro su
padre Placido Cortese per le Edizioni del Messaggero di S. Antonio di
Padova. |
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2007 |
Dipinti murali in collocazioni pubbliche a Lanciano (Azienda
Sanitaria Locale), a Cesiomaggiore (Museo della bicicletta), a Limana
(sentiero di Buzzati e Casa Trichies) e a Guardia di Folgaria (Casa dei
Abèi).
Dipinge il drappo per il XIII Palio delle Contrade di
Cappella Maggiore (Treviso) vinto dalla frazione di S. Apollonia.
In Polonia con Fabio Vettori stage sull’affresco a
Budy Lucienskie in occasione del Convegno Internazionale Adi Art di
Gostynin.
Pubblicazione in un volume dei testi di Gabriele
Carniel scritti per Vico dal 1966.
Riceve l’incarico di un affresco sull’opera di
Eugenio Montale. Ne inizia la ricerca con il contributo della studiosa Laura
Pisanello.
Coordinamento di allievi affreschisti in opere
pubbliche nel Veneto: Sarmede (Biblioteca comunale), Quero (Scuola Materna)
e Vittorio Veneto (Convento S. Francesco).
Serie di incisioni sulla storia di Valvasone presentate
da Alessandra Santin.
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2008 |
Viaggio a São
Paulo do Brasil con Giancarlo Busato : ospiti del laboratorio litografico di
Ivana Almeida, progetto espositivo con l’Istituto Italiano di Cultura per il
centenario palladiano; studio degli affreschi di
Fulvio Pennacchi e dell’ opera di Candido Portinari; nella scuola italiana
“Eugenio Montale” esegue un affresco con la collaborazione della
restauratrice Alessandra Ferrari dell’ Università Mackenzie.
Sei mesi hai faticato attorno alla poesia e
alla vita di Eugenio Montale per arrivare a trovare un bandolo per poterla
rappresentare in una scuola italiana a lui intitolata. Alla fine ce l’hai
fatta e ti ho visto soddisfatto, al di là dei complimenti e dei consensi che
hai raccolto e sentito attorno a te.
GABRIELE CARNIEL 2008
Il Comune di Treglio realizza con Vico un dvd
didattico sul procedimento tecnico dell’affresco a cura di Dino Aquilante.
L’associazione “La Sorgente-centro di formazione
musicale” di Domegge di Cadore assegna a Vico il Premio “Amico della
Sorgente” per la carriera artistica.
Su iniziativa dell’ Associazione Culturale Felice
Arte viene avviata una sede di scuola di affresco a Valvasone del Friuli.
In Polonia con Lucio Zanolin : realizzazione di un
affresco a Łodź (Kowalczewska Dom), stage sull’affresco a Budy Lucyenskie
(Sloneczna Farma) e incontro con gli studenti della “Unii Petrykoskiej” per
iniziativa della Fondazione Vojciech Siemion.
Affresco a
Sospirolo, “La città di Cornia” per il Club de la Botza.
A chi se non a Calabrò avrebbero potuto
rivolgersi gli amici di Sospirolo
e della Pro Loco per ricordare la
leggenda dell’antica Cornia sepolta da un’immane frana staccatasi dalla
montagna. La leggenda, e non solo, ma anche tanti momenti di vita, di storia
legati a questo territorio, rivivono ora in una felice sintesi formale e
contenutistica. Vico davvero non finisce mai di sorprendere.
GIULIANO DAL MAS
Per i settant’anni di Vico la Bottega del Quadro di
Feltre si fa promotrice di una serie di mostre e cura la pubblicazione di
una monografia con testi di Dino Bridda, Gabriele Carniel, Sergio Claut,
Silvio Guarnieri e Maurizia Veladiano.
Grande
dipinto sul soffitto della Chiesa parrocchiale di Onigo Treviso. |
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2009 |
Con la
collaborazione di 22 allievi europei realizza l’affresco monumentale della
Porta del Cavallino di Conegliano ideato dall’Associazione Prospettive Arte.
La capacità di unire tante mani in un
unico affresco, che racconta in un luogo e in un tempo una storia dipinta, è
l’abilità e anche la magia di un artista che ha lo sguardo oltre la miopia
del proprio interesse. LUCIO
EICHER CLERE 2018
Altri dipinti murali a fresco a Durlo (casa canonica),
a Facen (chiesa di S. Francesco Saverio), a Imola (casa Foschini).
Sei mostre personali in Italia. All’estero espone
a Warszawa, a Nurnberg, a Tokyo e a São Paulo do Brasil.
Su invito dell’Art Club 2000 di Mellihea (Malta) tiene con Mario Scaccia un
corso di affresco decorando due pareti dell’hotel Solana. |
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2010 |
Con Giancarlo Busato in Messico tiene due corsi di
affresco all’Accademia di Belle Arti Julian Carrillo di San Luis Potosi.
In Polonia a Łeczyca incontro internazionale
degli allievi frescanti con la realizzazione di undici pareti affrescate
presso le ex carceri e la chiesa del cimitero.
L’attività di frescante di Vico è stata oggetto
di una tesi di laurea di Valentina De Donà in Conservazione dei Beni
Culturali presso l’Università degli Studi di Udine.
Per il
prolungato impegno nel territorio, riceve la cittadinanza onoraria di
Cibiana di Cadore (Belluno) e di Treglio (Chieti), due comuni che hanno
tratto notorietà e sviluppo nell’ambito della pittura murale. |
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2011 |
A Mariampol in
Polonia ha inizio il Labirynt Fresku, una
serie di opere a fresco con la partecipazione annuale di artisti
frescanti di ogni continente.
…non vorrebbe lo si dicesse, né
che lo si scrivesse, ma un dettaglio dimostra quanto è apprezzato nel
mondo Vico che ha tirato su generazioni di frescanti dal Giappone
all’America, e quanto all’estero sia apprezzata la tradizione italiana
dell’affresco: in Polonia, a Mariampol, un mecenate dei nostri tempi,
tale Stanislaw Radominski, nel maggio 2011 ha iniziato ad invitare
frescanti da tutto il mondo per realizzare un museo dedicato solo
all’affresco e intitolato Vico
Calabrò. “Acetemo e
compiasemo” dice l’artista ripetendo la frase che i dogi pronunciavano
quando si trattava di accogliere i doni recati dagli ambasciatori, e se
la ride “ hai capito ? un museo, come se fossi morto! ma… tanto da morto
fanno quello che vogliono ed è inutile da vivi voler pilotare le cose” .
CORONA PERER 2012
Dipinti murali in
pubbliche collocazioni a Rovereto (Comunità Vallagarina), a
Conegliano (Ospedale di S. Maria dei Battuti), a Mori (Centro Diurno
Minori).
Assume la direzione artistica del Trittico di
Pittura Dolomitica, manifestazione annuale proposta dal Consorzio
Turistico Val Comelico conclusasi nel 2015 con opere di 15 artisti.
In Catalunya tiene un corso di affresco presso
la Escola Superior de Art de Olot.
Il Rotary International distretto 2060 appoggia
le finalità e l’operato della scuola d’affresco di Vico attraverso la
divulgazione dell’ ideale e l’istituzione annuale di borse di studio per
studenti meritevoli.
Mostra collettiva della Stamperia Busato a Sydney
con opere donate all’ Istituto Italiano di Cultura. |
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2012 |
Incontri internazionali di frescanti in Polonia
presso il Labirynt Fresku di Mariampol e a
Malta presso l’Art Club 2000 di Mellieha.
Realizzazione di una Via Crucis dedicata a Giovanni
Paolo II e destinata al Museo dei Papi di Lorenzago di Cadore. |
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2013 |
E’ diventato assiduo
l’impegno per l’affresco tanto da essere la principale attività annuale con
incontri a Thiene, Pedavena, Cordenons, Mori, Conegliano, Recoaro, Facen,
Feltre, Cortina d’Ampezzo, S. Stefano di Cadore, Cresole, Treglio, Zamosc,
Zoppola, Pordenone e Bolzano Vicentino con operatori maltesi, bulgari,
brasiliani, costaricani, argentini, polacchi e spagnoli.
Dipinti murali a Pieve di Cadore (Camposanto), Bolzano
Vicentino (Casa Fonos), Treglio (Casa Doris e Casa Di Renzo), Zamosc
(Restauracia Skarbiec Wina), Vicenza (Ospedale S.Bortolo).
Lo studente Jordi Llagostera dell’Escola Superior de
Art de Olot en Catalunya pubblica una tesi sugli affreschi realizzati con
Vico.
Invitato a
Zamosc in Polonia da Wiola Lewandowska ad un incontro di frescanti italiani
e polacchi, collabora all’ avvio di un laboratorio di affresco presso il
Collegium Novum, che si evolverà nelle annuali attività “Zamojskie
Frescopolis” e “Festiwal Fresku”. |
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2014 |
Viene istituita a Feltre l’ ”Associazione Culturale
per l’affresco” diretta da Tiziano Sartor con lo scopo di promuovere la
tecnica dell’ affresco.
E’ totale l’attività annua dedicata all’affresco con
incontri e laboratori a Vicenza (Gruppo Amici per l’Arte), Fiesole (Convento
S. Benedetto), Lisiera, Poffabro (Monastero Santa
Maria), Foen (Scuola Primaria), Facen (Casa degli affreschi), Colderù
(Gruppo dei Capitelli) , Bolzano Vicentino (Amici per l’Arte), Santo Stefano
di Cadore (Centro Sollievo), Pordenone (Casa Circondariale) , Zamosc
(Festiwal Fresku), Mariampol (Labirynt Fresku), Fonzaso (Casa Sartor),
Zoppola (Scuola), Arsié di Ponte nelle Alpi (Corso Rizet), Treglio (Scuola
internazionale) , Sora (Municipio), Bois Le Duc , Pedavena e Passariano con
allievi italiani, greci, polacchi, francesi, giapponesi, messicani, svedesi,
olandesi e bielorussi.
Nasce a Sora, per iniziativa dei
gruppi culturali Prospettive Arte e
PerArte Affreschitalia il progetto di un nuovo centro internazionale dell’
affresco.
Attività
didattica presso la Casa Circondariale di Pordenone.
Abbiamo avuto l’opportunità di
passare un po’ di tempo a dipingere nella sala polivalente e di esprimere
sui muri il modo di vivere interiore, un ricordo, un luogo caro, la
nostalgia di qualcosa, in letizia con tutto e con tutti. E’ stata
un’esperienza interessante e costruttiva che ci ha trascinati fuori da
questa realtà, da queste barriere, motivati tutti a credere in quello che
facevamo.
LEONARDO
Vico è chiamato a
‘s-Hertogenbosch dal Nederlands Venetie Comité per una dimostrazione pratica
dell’ affresco presso il Jheronimus Bosch Art Center. Ne deriva l’amicizia
con l’artista Lukas Stoferis dell’ Akademia : incontri e collaborazioni in
Olanda, Italia e Polonia.
L’attività di Vico come frescante è documentata in uno studio di Vega Sartor
per la tesi di laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia con il
prof. Igor Lecic. |
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2015 |
Impegni con l’affresco a Roseto degli Abruzzi,
Treglio, Sora (Liceo scientifico) , Birkirkara, Mellieha (Casa Grima), Pavia
(Casa Circondariale), Caldogno (Arteside), Facen di Pedavena (Casa dedli
affreschi), Arsié di Ponte, Caorera, Firenze (Museo San Marco), Zamosc
(Festiwal Fresku), Leczyca (Ratusza Dom), Mestre, Vicenza, Fonzaso (Corso
Sartor), Vibo Valentia (Accademia Fidia), Mariampol (Labirynt Fresku),
S.Stefano di Cadore (Scuola Fait), Castelfranco Veneto (Hotel Fior), Cologna
Paese , Ragogna, Vittorio Veneto, Feltre e Padova con operatori italiani,
maltesi, polacchi, messicani, ucraini, olandesi, giapponesi, moldavi,
albanesi, russi e inglesi.
Dipinti murali a Petrosani (Romania) nella Casa
Pollicino con i colleghi Jean Belumat, Piero Canal e Andrea Toffoli.
Sei mostre
personali in Italia. All’estero ha esposto in Polonia: Warszawa, Leczyca e
Zamosc. |
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2016 |
Coordinamento di maestri e allievi affreschisti a
Rettorgole (Scuola Primaria), Ragogna (Musei civici), Vicenza (Casa per la
Pace e Aster3), Costalta di Cadore (casa Eicher Clere), Zamosc (Festiwal
Frescopolis), Ruskie Piaski (Dom Pomocy Spolencznej), Feltre (Santuario S.
Vittore), Treglio (Casa Berghella), Paglieroni (Casa Bellisario), Montebello
di Bertona (Campomirabello), Caldogno (Artèside), Venezia (Palazzo Da
Campo), Ruviano (Casolare Le Coste) con operatori italiani, polacchi,
maltesi, messicani, giapponesi, bielorussi, francesi e inglesi.
Con 49 affreschi di 38 artisti di 14 Paesi si
conclude il Labirynt Fresku di Mariampol (Polonia).
Sette mostre personali in Italia. All’estero ha esposto
a Leczyca (PL), Ptuj (SL), Asheville (USA) e Sào Paulo (BR) |
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2017 |
Pubblicazioni di cataloghi sui dipinti murali di Vico a
Feltre, a Ceneda e a Serravalle.
A Cibiana di Cadore allestisce la 300° mostra
personale.
Periodo di attività a Zamosc (Polonia) dove collabora
all’avvio del Centro culturale Pracownia wòrcza Kreatiwni diretto da Wiola
Lewandowska.
Presso la casa
Circondariale di Vicenza inizio di incontri didattici che proseguono per tre
anni.
Abbiamo potuto esprimere noi
stessi senza comandi. E’ un modo per toglierci dalla negatività ed andare
verso il sereno. E con la speranza deve arrivare il bello.
FRANCESCO
2018
Ho disegnato perché mi
sentivo amato e sentivo di amare.
RACHID 2020
Avvio di nuovi centri di scuola di affresco a
Ruviano (Caserta), Jasło (Polonia) e Belpasso (Catania). |
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2018 |
La
musicista polacca Karolina Kowalczewska, ospite del Conservatorio musicale
di Vicenza, compone una “Sonata dal cuore per l’ottantesimo anno di Vico”
E come non accennare alla prorompente musicalità di Vico quale segno della
sua prepotente gioia di vivere… un grande direttore d’ orchestra, di una
grande orchestra per la sinfonia di un solo movimento : allegro fantastico !
Direttore d’ orchestra dal gesto pacato e sorridente, gesto largo,
protettivo, che invita ai suoni più limpidi e convinti, che obbliga con
dolcezza i suonatori ad amare il loro strumento fino a stringerlo, a
carezzarlo come un corpo d’ amore.
BEPI DE MARZI
A Pescara si forma il gruppo
ALFA maestri di affresco.
80 artisti frequentatori della
Stamperia Busato di Vicenza partecipano alla collettiva “Omaggio a Vico
ottantenne".
Partecipa alla Biennale di
Architettura di Venezia, padiglione Santa Sede in S. Giorgio.
Con i maestri Mario Fait e
Yori Yurukova avvia una nuova sede operativa di affresco presso la Scuola
d’arte Ztanko Lavrenov a Plovdiv in Bulgaria, appoggiati dall’ Istituto
Italiano di Cultura di Sofia.
Pubblicazioni di cataloghi:
Vico nella Valle del Chiampo
25 anni di affreschi in Casa Emmaus a
Facen di Pedavena
Vico e la bicicletta in Cadore
80 amici per l’ottantesimo compleanno
(edizione Zoppola)
Mostra antologica a San Vito di Cadore
Vatican Chapels
I dipinti murali di Vico a Cesiomaggiore
Vico e la musica
Lucio Eicher
Clere dedica a Vico il CD “Pittura mia vita”.
Dieci mostre
personali in Italia. All’estero ha esposto a Zamosc e Lodz (Polonia) e a
Praga (Rep. Ceca). |
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2019 |
Pubblicazioni
di cataloghi : 80 amici per l’ottantesimo
compleanno (edizione S. Vito)
50 anni di grafica nella
Stamperia Busato
Impegnato in
affreschi con Susanna Brocchetto nel catanese tra Belpasso, Nicolosi e
Paternò, si forma il gruppo Nuovi Frescanti con la direzione di
Emilia Coco.
Realizzazione
di sagome dipinte per il Nadàl sul ciàr da Costa a San Vito di
Cadore. |
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2020 |
Coordinamento di maestri e allievi affreschisti a Feltre, Ponte nelle
Alpi, Auronzo e Cortina.
Pubblicazione
della monografia Il soffitto della chiesa di Onigo a cura di Vanda Chiea.
Su iniziativa
del Cadore Lions Club il nome di Vico è inserito nell’ elenco degli “Amici
di Melvin Jones”
Espone in
Bulgaria : Stara Zagora e Burgas |
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2021 |
Vico festeggia i 60 anni di attività artistica con incontri espositivi a:
FACEN di PEDAVENA Belluno,
Comunità di Villa San Francesco;
PARZECZEW
Polonia,
a cura di AdiArt di Leczyca;
CALDOGNO Vicenza, Villa Caldogno a cura dell’Assessorato alla
Cultura;
BELLUNO l’Insolita Storia,
OAXACA
Messico, nell’ambito del Festival de
Art Asia Kowalczewska.
A Lorenzago di Cadore collabora
all’avvio del Centro Babek Multilab, laboratorio di attività artistiche
ideato dall’ Associazione ImmaginAria.
Collaborazione a corsi di affresco istituiti a Feltre, Marostica, Ponte
nelle Alpi e Farra d’Alpago. |
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2022 |
Impegni con l’ affresco:
ARZIGNANO
Vicenza, cantiere
con Elia Michelazzo
MAROSTICA
Vicenza, incontro frescanti
PAVIA studio
degli affreschi in San Teodoro
PONTE NELLE
ALPI Belluno, incontro in Teatro Pierobon
MONTEBELLO DI
BERTONA Pescara, cantiere con il Grupp ALFAbruzzo
BOMINACO
L’Aquila, studio degli affreschi in Abbazia di S. Mari Assunta
e nell’ Oratorio di S. Pellegrino
ZOPPOLA
Pordenone, laboratorio con Alessandro Lazzer
MURLIS
Pordenone, mostra dI cartoni
cantiere per la pace
FACEN di
PEDAVENA Belluno, cantiere in Casa degli affreschi
mostra di cartoni
FELTRE
Belluno, cantiere dell’ Arcobaleno
BELLUNO
incontro in Palazzo Doglioni
SOVERZENE
Belluno, cantiere lungo la pista
ciclabile
Mostre personali : LODZ Polonia
VALLE DI CADORE Belluno
ARZIGNANO Vicenza |
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2023 |
Impegni con l’ affresco:
MORIANO Firenze Incontro frescanti Casa di
Guidolino
FIRENZE Convento di S. Marco
FACEN di PEDAVENA Belluno cantiere in Casa
Aurora
incontro per i 30 anni
di scuola
PONTE NELLE ALPI Belluno cantiere in Casa
Molaschi a Reveane
SEDICO Belluno, corso Scuola Edile
FELTRE progetto Scuola Sedico
BELLUNO Istituto Catullo progetto gemellaggio
Belluno – Bled
Incontro allievi di Liceo Artistico con la
prof.ssa Sonia Solagna
Scuola Elemenare Gabelli
programma affresco dedicato a Boranga
TREGLIO Chieti, incontro Associazione
TreglioAffresco
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